Quando Vinodabere ha deciso di produrre la guida ai Pinot Nero italiani, di cui questa che andiamo a presentare è la seconda edizione, si è trattato di una scommessa e di una sfida. Rappresentava la prima guida dedicata a una varietà e, soprattutto, la prima a dimensione nazionale dopo tutte le altre destinate a raccontare un territorio in modo specifico e ad estrarlo in qualche maniera da un residuo di marginalità di cui poteva ancora soffrire.
Ben 160 campioni sono arrivati praticamente da tutta l’Italia da vino (ormai quasi l’intera penisola produce Pinot Nero) impegnata a cimentarsi a sua volta con una sfida sulla carta tra le più complicate.